Map & Fork Blog, Voyage et cuisine du monde – Viaggi e cucina del mondo

Un paesino svizzero in mezzo alle montagne del Marocco

A 60 km da casa (Meknès per chi segue) c’è Ifrane, ed era da un anno che ci volevamo andare. Le previsioni meteo hanno annunciato pioggia da noi e importanti nevicate lassù. In men che non si dica abbiamo fatto il nostro biglietto di autobus e prenotato un posto per dormire. Vedere la neve in Marocco non è cosa da tutti i giorni!

Partenza per Ifrane

Anche se Ifrane non è lontana, i bus che la raggiungono si contano sulle dita di una mano e impiegano 2 ore per arrivare. Saliamo sul bus della compagnia CTM e aspettiamo impazienti che metta in moto affinché l’aria condizionata rinfreschi un po’ l’aria decisamente calda. Ci sembra impossibile che il giorno dopo possa nevicare e non vediamo l’ora di assistere ad un tale evento. Giunti ad Ifrane (1600 metri d’altezza) della neve neanche l’ombra di un fiocco, l’aria è leggermente meno calda ma il cielo è sereno senza l’ombra di una nuvola.  Nevicherà per davvero? Difficile da credere. Dopo un po’ arriva Fatima, la proprietaria dell’appartamento che abbiamo affittato. Posiamo le nostre cose e facciamo un giro del paese.

La Piccola Svizzera del Marocco:

Qui le case hanno tutte i tetti spioventi come sulle Alpi, le palme sono scomparse per lasciar posto ai Platani le cui foglie morte svolazzano per terra, e niente o quasi lascia indovinare che ci troviamo ancora in Marocco, se non fosse per un minareto qua e là.

Anche se questo luogo è stato abitato da secoli, la città di Ifrane come possiamo vederla oggi è stata costruita dai francesi durante la colonizzazione. All’epoca era una piccola stazione di sport invernali ed un apprezzato luogo di villeggiatura estiva ed escursioni. La città è stata soprannominata “la piccola Svizzera del Marocco”. La sua architettura è tipica, non soltanto per il clima ma anche per la volontà che nessun francese potesse sentire la nostalgia di casa, per questo si possono ammirare case con architetture tipiche di diverse regioni francesi. Ad esempio la casa a graticcio con una cicogna (vera) sul tetto, sembra di essere più in Alsazia che in Marocco!

L’indomani, alzandoci, notiamo che le previsioni meteo ci avevano azzeccato. Non qualche centimetro di neve ma una spessa coltre bianca che ricopre la città (mentre continua a nevicare).

A mezz’ora in auto da qui c’è la piccola stazione sciistica di Michlifen. Avevamo pensato di andarci ma la strada per raggiungerla è impraticabile proprio a causa della nevicata, in quanto lo spazzaneve privilegia le strade principali. Noleggiamo quindi due slittini e usciamo alla ricerca di discese. Basta poco per divertirsi: troviamo presto e non lontano un luogo ideale per tornare bambini tra slittate e pupazzi di neve con la moschea innevata e il richiamo alla preghiera del muezzin come sottofondo.

Il ritorno:

Per tornare a Meknès c’è solo un autobus al giorno, che parte alle 9 del mattino. Uscendo scopriamo che durante la notte ha continuato a nevicare, facendo aumentare lo spessore bianco su tetti e marciapiedi. Giunti alla stazione degli autobus, l’addetto ci informa che non ci sarà nessun autobus in quanto le condizioni di viabilità sono difficili a causa della neve, ci rimborsa e ci dice che se vogliamo tornare a casa ci conviene provare con un “grand taxi“. Fortunatamente la stazione dei taxi non è lontana, gli autisti non sembrano molto in vena di partire per Meknes, ci dicono che la “barriera da neve” è probabilmente chiusa. Finalmente dopo aver parlato con alcuni di loro troviamo una vecchia mercedes pronta a partire con altri due passeggeri con cui condividere il viaggio. Inutile provare a chiedere un modello di auto più recente, ve ne sono ma non è il loro turno…

Saliamo a bordo, tutti un po’ tesi, c’è la squadra “segno della croce” e quella “bismillah”. L’autista avvia il motore e si parte! Iniziamo subito col dirgli “bchouïa-bchouïa” (piano piano) anche se dovrebbe essere naturale, ma non si sa mai.  Subito fuori Ifrane vediamo una colonna di auto ferma ad una barriera. Ci chiediamo se riusciremo a valicarla e dopo quanto tempo, l’autista esce ad informarsi, poi torna e pazientiamo. Dopo un po’, finalmente, arriva uno spazzaneve, si mette davanti e apre la strada a tutto il convoglio. Viaggiamo sui 20/30 km orari, attraversando foreste innevate degne della Lapponia, finché quando la neve comincia a scomparire, prendiamo una velocità normale e raggiungiamo casa dopo circa un’ora e mezza. Pensavamo peggio!

Da sapere :

Le case ad Ifrane non sono isolate meglio che nel resto del Marocco. Prima di noleggiare una camera o un appartamento, assicuratevi che disponga di un riscaldamento adeguato. Noi abbiamo scelto un piccolo appartamento ma nonostante due stufette elettriche e degli spessi plaid, la temperatura è rimasta bassa.

Dove mangiare ad Ifrane :

– per una merenda,un panino o un pranzo ad un buon prezzo, vi consigliamo il mercato, troverete diversi ristoranti e fast food. Noi ci siamo fermati da Diafa, il rapporto qualità prezzo è buono, il personale gentile e le porzioni abbondanti!

per una cena più raffinata accanto ad un caminetto, nella parte alta di Ifrane, non lontano dalla statua del leone (info su statua) troverete diversi hotel e ristoranti con prezzi più alti e una cucina più internazionale. Noi abbiamo scelto di fermarci all’Empreinte d’Ifrane, il cui menu spazia dalla tajine alla trota dell’Atlante passando dai sushi

Dove noleggiare materiale/accessori da sci ad Ifrane?

O direttamente alla stazione sciistica di Michlifen o ad Ifrane. Non avendo potuto raggiungere Michlifen, noi abbiamo contattato Hassan, che è stato così gentile da portarci i due slittini a domicilio (per avere il suo numero contattateci in privato).

Tutte le nostre foto di Ifrane

Et si vous aimez...
Left-up-arrow Supportez nous avec
un simple j'aime.

Rispondi