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Road trip Marocco 2° giorno: una notte nel deserto di Merzouga

Usciamo dalla kasbah di Mustapha e dopo aver ammirato ancora qualche minuto il panorama ci avviamo in direzione di Merzouga.

Il paesaggio scorre, sempre più rosso, sempre più arido. Passiamo davanti a qualche canyon, dei paesi con le case di terra rossa quanto il paesaggio circostante. Ogni tanto un oued essicato lascia il posto a un palmeto, che aggiunge un po’ di verde e di fresco al panorama quasi desertico.

Dopo una sosta a Errachidia per pranzo, proseguiamo verso Erfoud e Rissani. I negozi di fossili sono sempre più numerosi e man mano che ci avviciniamo a Merzouga il termometro sale, sale, sale…. fino a 43° quando parcheggiamo la macchina.

Abbiamo appuntamento con Moha per andare nel deserto. Merzouga è una piccola città e subito dopo cominciano le dune del deserto. Erg Chebbi è un piccolo deserto: circa 22km di lunghezza per 5km di larghezza ma ha le dune più alte del Marocco e una volta dentro ci si sente proprio in mezzo al nulla.

All’ora in cui arriviamo, fa ancora molto caldo e la nostra guida decide di aspettare prima della partenza. Proviamo ad essere pazienti, beviamo un tè, un po’ d’acqua fresca mentre arrivano altri turisti accompagnati da un’altra guida. Un’ora circa prima del tramonto saliamo sui dromedari.

Da grande fifona che ha le vertigini su un cavallo, la nostra Fork pensava già che dopo il primo chilometro avrebbe chiesto di scendere. Finalmente va meglio del previsto: la salita e la discesa sono impressionanti ma a parte questo il dromedario cammina lentamente, basta mantenersi bene e lasciarsi dondolare.

Ammiriamo le dune, sempre più alte, i cespugli scompaiono e lasciano il posto a una distesa di sabbia a perdita d’occhio. All’orizzonte, una carovana di turisti passa. Il sole cala e le dune diventano semre più rosse. Scendiamo dal dromedario per ammirare il tramonto, correre nelle dune, sdraiarci sulla sabbia calda fino a quando il sole non sia totalmente scomparso, poi raggiungiamo il campeggio, a qualche centinaio di metri.  

Ci sono vari tipi di bivacchi nel deserto: da quello spartano a quello con tutti i comfort. Noi abbiamo prenotato una tenda di lusso, il viaggio di nozze si fa solo una volta d’altronde! Il nostro campo è composto da 4 tende, siamo solo due coppie, l’atmosfera è molto tranquilla. La tenda è rigida, adagiata su tavole di legno ricoperte di tappeti, il che dà l’impressione di essere in una casa vera e propria. C’è anche una vera doccia e un bagno all’occidentale. Com’è possibile? Mentre stavamo arrivando con dromedario, abbiamo visto un serbatoio dietro il campo. Ovviamente, proviamo a non sprecare l’acqua ma rimaniamo impressionati dal comfort moderno in pieno deserto.

Per cena, lo staff ci ha preparato una tavola a distanza dalle tende, sopra la duna e l’ha circondata da candeline per formare un cuore. Qualche candela, in mezzo al deserto, sotto il cielo stellato, non potevamo sognare meglio per una serata romantica. Per concludere la serata, niente di meglio che un falò a suonare strumenti tradizionali con i ritmi della musica gnaoua.

Domani sveglia presto per vedere l’alba sopra le dune. Stay tuned!

Tutte le foto del road trip in Marocco:

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