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Toscana, Umbria, Campania e Sardegna: la nostra selezione di Vino Slow di alto pregio

Segue da: Dal Piemonte alla Sardegna: 10 cantine SlowWine di alto pregio! 

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in ordine geografico, da nord a sud: 5 cantine:

TOSCANA

Cantina Bacchereto –  Carmignano (Prato) –  Sito della cantina

La Fattoria di Bacchereto è una delle più interessanti esponenti della storica denominazione Carmignano, in provincia di Prato. Azienda, certificata biodinamica, coltiva trebbiano e sangiovese per la gran parte, con un piccolo saldo di cabernet sauvignon, vitigno radicato da queste parti fin dai tempi dei Medici.

La raccolta avviene a mano con più passaggi; un’ulteriore selezione avviene all’arrivo dei grappoli in cantina.

Carmignano Terre a Mano 2016 

Affinato per circa 18 mesi in vecchi tonneau, riserva una successione di profumi definiti e profondi di frutta matura, in particolare cassis e mora di gelso, con sensazioni terziarie di tabacco dolce. In bocca esprime forza acida e bella materia.

Cantina Badia a Coltibuono –  Gaiole in Chianti (Siena) –  Sito della cantina

A Coltibuono si respira la storia dell’agricoltura di questa parte del Chianti Classico. Da circa un secolo e mezzo la famiglia Stucchi Prinetti lega il suo nome a Badia a Coltibuono. Negli anni ’50 fu Piero Stucchi Prinetti a farla diventare un’azienda moderna, oggi guidata da Emanuela e Roberto Stucchi Prinetti. Dagli anni ’80 hanno improntato la conduzione sulla conversione biologica dei vigneti..

Una delle prime aziende toscane di una certa dimensione a credere nella produzione biologica, sta oggi sperimentando l’utilizzo di sostanze naturali per la lotta ai parassiti. Il mantenimento della salute delle viti, punto di partenza della produzione biologica, si basa su inerbimenti controllati che aumentano la componente organica del terreno, frenano l’erosione e rendono le piante più resistenti alle malattie.

Chianti classico 2018 

Rispetto della biodiversità, della salute dei lavoratori e dell’ambiente sono i capisaldi dai quali nasce il Badia a Coltibuono Chianti Classico.
Nel cuore della parte senese del Chianti Classico, dai vigneti di Monti (Gaiole) e Vitignano (Castelnuovo Berardenga) vengono raccolte uve di Sangiovese. La vinificazione avviene con lieviti spontanei nella moderna cantina di Monti utilizzando tecniche delicate per massimizzare l’espressione della complessità e dell’equilibrio di queste uve. Un vino dalla forte ma gentile struttura che è l’espressione del Sangiovese e della sua piacevolezza.  Per la sua lunga storia e per la sua coerenza nel tempo viene considerato uno dei punti di riferimento della denominazione. Colore rosso rubino deciso, con profumi di giaggiolo, violette, marasca, tabacco e pepe nero. Il gusto è asciutto, con acidità e tannini ben equilibrati. In bocca è fresco e sapido, abbastanza caldo e persistente. Al gusto presenta sentori minerali, frutta rossa, cuoio e aromi di torrefazione.

Colmaia Toscana Igt 2019 

Prodotto con uve di vigneti a gestione biologica certificata, è un vino a base di Sangiovese.
Le uve, di uno dei vitigni più noti della Toscana, sono selezionate dai vigneti ubicati nelle zone più fresche.

Aromi di frutta rossa croccante e matura. In bocca fresco, morbido e con buona pastosità.
Un vino moderno che non perde le caratteristiche tipiche di bevibilità e di piacevolezza che hanno reso famosa la Toscana.

UMBRIA

Cantina Lungarotti –  Torgiano (Perugia) –  Sito della cantina

Cantina storica che ha lanciato l’enologia umbra nel mondo, ha saputo affermarsi per la qualità dei suoi vini ed è diventata nel tempo un punto di riferimento per tutti. Oggi alla guida troviamo Chiara Lungarotti che, con la passione che la contraddistingue, porta avanti la tradizione e lo spirito guida del fondatore Giorgio, con ottimi risultati.

Le vigne si estendono nei pressi del Comune di Torgiano su terreni argilloso-sabbiosi, con una buona esposizione; parte in zona pianeggiante, parte su colline con dolci pendenze, come nel caso della celebre vigna Monticchio. La conduzione in campo è di stampo convenzionale, ma si attua una particolare attenzione all’ambiente, come si denota anche dalla caldaia a biomasse che fornisce energia alla cantina.

Rubesco 2018

Da uve Sangiovese è un rosso dal corpo equilibrato, bel colore rubino e profumi tipicamente speziati con decisi richiami al pepe e al tabacco dolce e sottofondo di confettura rossa e violetta. Di piacevole bevibilità, ha buona concentrazione, tannino maturo e armonico con lungo retrogusto fruttato.
Fermentato in acciaio con macerazione sulle bucce per 15 giorni; affinato 1 anno in botte e 1 in bottiglia dopo leggera filtrazione.

CAMPANIA

Cantina I Cacciagalli – Teano (Caserta) –  Sito della cantina

Azienda agricola biodinamica di Diana Iannaccone e Mario Basco. Siamo nell’Alto Casertano, alle falde dello splendido vulcano spento di Roccamonfina, in quella che gli antichi Romani chiamavano Campania Felix e che, ancora oggi, è capace di dare origine a prodotti di eccellenza. Lieviti indigeni, fermentazioni spontanee e limitazione massima di solforosa.

Zagreo 2018  

Vino bianco da uve fiano, fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce per 2 mesi in anfore di terracotta. Affinamento negli stessi contenitori. Lo Zagreo de I Cacciagalli è un vino bianco fresco, grasso e sicuro di sé stesso. Coinvolgente, compiuto e completo, questo fiano è capace di catturare l’attenzione per poi farsi inseguire. Dalla beva disarmante, un vino da mordere.

SARDEGNA

Cantina Quartomoro – Arborea (Oristano) –  Sito della cantina

Piero Cella, enologo, conta collaborazioni con diverse aziende sparse in tutta l’isola, ma la sua grande passione rimane la spumantizzazione del vermentino e la produzione di vini propri, attingendo da quel meraviglioso giacimento che sono i vitigni autoctoni isolani, e cercando piccole vigne, non più giovani, nei vari territori di origine. Lo aiuta in questo la moglie Luciana Baso, che cura la commercializzazione e la promozione.

Fondata ad Arborea con l’obiettivo di produrre vini dal profilo tipicamente territoriale, con i vitigni storicamente presenti nell’isola. La cantina gestisce complessivamente 25 ettari, suddivisi in varie parcelle, che si trovano in diverse zone della Sardegna, scelte in base alla particolare vocazione a ospitare ogni singolo vitigno.

I vigneti, soprattutto in affitto ma gestiti direttamente, sono vari e dislocati in zone diverse della Sardegna, tutte caratterizzate per la particolare vocazione delle differenti cultivar. Da Dorgali arriva il cannonau: una vigna vecchia allevata ad alberello, a 380 metri di quota, spettacolare. Dal Mandrolisai giungono monica e maristeddu, parente stretto del bovale.

Sulle Bucce – Vernaccia

Il vitigno vernaccia dal Gregori e Bennaxi, vinificato tradizionalmente.
Top Wine e Vino Slow 2020, è il vino di Oristano e della Sartiglia, la Contini ne tiene alta la fama, e con la versione in “riduzione” Quartomoro ha voluto creare uno stile più moderno di questo grande vino, più conosciuto in stile Flor. Il segreto sta nella vinificazione, perché dopo la vendemmia manuale in cassette avviene la vinificazione e fermentazione con macerazione delle bucce, per 36 ore in serbatoio d’acciaio, con lieviti autoctoni a 20°C.
Il risultato è un vino bianco sardo dal colore giallo carico, al naso è fragrante da frutti gialli maturi e intenso, al palato è grasso e succosamente strutturato, che a tratti ricorda altri bianchi del Sud affinati in anfora. Il più tipico dei bianchi della zona di Oristano.

Veor, Vermentino

Prodotto fresco della vigna ai piedi del Monte Arci, vulcano spento, antico giacimento di Ossidiana. Vino inserito nel progetto “Interpretazioni”. “ORRIU in sardo significa intreccio, trama, ordito. Tessuti, arazzi o tappeti prodotti con la tecnica dell’annodamento dei fili sono quanto di più prezioso esista in questo ambito. Il progetto Orriu ha l’ ambizione di recuperare la tradizione vinicola della Sardegna intrecciandola al presente; saranno dunque annodati fili che traghettano tradizioni, storie e racconti viticoli di quest’isola meravigliosa e misteriosa: – il filo della biodiversità presente nei vitigni storici – il filo delle esperienze umane e personali di uomini ancorati alla loro terra – il filo delle passioni e dei sogni di chi considera la specificità storica-ambientale una grande ricchezza da conservare, difendere e tutelare – il filo che conserva la tradizione con tutto il suo carico culturale.”

Cannonau, CNS

Vino Slow , l’anno scorso e medaglia d’oro al Grenache du Monde 2019. ll Cannonau ‘CNS’ di Quartomoro è un vino sardo intenso e avvolgente, ottenuto da una vecchia vigna di Cannonau di oltre 60 anni. È un rosso dal carattere tipicamente mediterraneo, aromaticamente ricco e denso, caldo e persistente. Viene prodotto con metodi ancora artigianali, nel massimo rispetto delle uve di straordinaria qualità. È un vino che ben rappresenta la memoria e l’antica tradizione, legata alla coltivazione della vite nella splendida isola delle Sardegna.

 Il Cannonau è il nome sardo del vitigno spagnolo Garnacha Tinta, chiamato in Francia Grenache Noir e sui nostri Colli Berici del vicentino Tai Rosso. Le viti hanno un’età media di circa 65 anni e sono allevate secondo l’antico metodo ad alberello.. La fermentazione si svolge a temperatura controllata con utilizzo di soli lieviti indigeni e con macerazione sulle bucce della durata di 7 giorni. Il vino matura per 6 mesi in acciaio e barrique di quarto passaggio e completa l’affinamento con 6 mesi in bottiglia.

Nel calice si presenta con una veste color rosso granato scarico. Il bouquet sprigiona aromi di spezie orientali, piccoli frutti a bacca rossa, note di erbe della macchia mediterranea e sfumature balsamiche.

Bovale, BVL

Bovale, etichetta BVL Memorie di Vite 2018 – vino rosso da vitigno molto importante per la storia della zona vitivinicola. Un vino rosso poco diffuso, probabilmente perché solo la maturità della vite e la bassa produzione per ceppo possono far esprimere le doti di questo grande rosso. Al naso è intenso e complesso ed elegante, isolano, marino, balsamico, ricorda frutti rossi e spezie, con cenni minerali. 

Fermentazione a temperatura sotto i 30°C , con lieviti autoctoni, di uva pigiata e diraspata, con macerazione di 7 giorni con follature manuali. Affinamento 6 mesi in acciaio e barriques di almeno 4 passaggi.

Dal Piemonte alla Sardegna: 10 cantine SlowWine di alto pregio

 

 

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