Le 5 cose da sapere prima di salire su una bici in Olanda (e nei Paesi Bassi)
Quando si pensa ai Paesi Bassi, si va inevitabilmente con la testa ad Amsterdam, marijuana e biciclette. Dopo 6 mesi nella terra dei tulipani e del Gouda, dopo le nostre prime esperienze in bici, con pioggia, neve, vento (chi l’avrebbe detto?) un furto (subìto, sia chiaro!) e altro ancora… Possiamo svelarvi alcune regole di base per godervi appieno la vacanza, scoprire il paese in bici come dei veri olandesi, e non come un turista che impara a pedalare.
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Il casco, e perché mai?
Se in altri paesi europei c’è la volontà di rendere il casco obbligatorio per i ciclisti, nei Paesi Bassi la cosa non è neanche lontanamente all’orizzonte. Nessuno porta il casco, nemmeno i bambini che imparano ad andare in bici. A proposito, questi bambini olandesi… imparano o sanno andare in bici sin dalla nascita? Ad infittire il mistero c’è da dire che non abbiamo mai visto un bambino olandese cadere dalla bici. Inoltre, la bici della foto qui sopra è sicuramente di un figlio di “expat”.
Quindi, se metterete un casco, la gente vi fisserà sogghignando. Ok, forse no … ma non passerete certamente inosservati.
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A chi dare la precedenza ?
Quando si inizia a prendere dimestichezza con le piste ciclabili, ci si rende rapidamente conto che nelle ore di punta sono vere autostrade. E quando il semaforo è verde per te e tu attraversi la strada, ci sono anche ciclisti che vengono da destra o da sinistra. Quindi possiamo chiederci a chi spetti la precedenza, e chi debba fermarsi. Bene, tu non fermarti. E’ tutta una questione di sguardi: si guarda dove va la persona, lei vede dove stai andando e ognuno evita l’altro, rallentando un po’ quando necessario ma senza mai mettere il piede a terra. Colui che mette il piede a terra ha perso, e nessuno vuole essere un perdente.
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Chi può andare sulle piste ciclabili ?
Le bici, ovviamente ma non solo. Anche gli scooter vanno sulle piste ciclabili e indovinate? Neanche loro mettono il casco! A proposito, è meglio evitare di ascoltare musica con le cuffie, soprattutto con il volume al massimo, per poter sentire se uno scooter arriva da dietro per sorpassarvi.
Ci sono anche i “broomers”, sorta di sedie a rotelle elettrica molto in voga tra gli anziani (ma non solo) nei Paesi Bassi. Non va più veloce di una bici ma occupa spazio.
Anche le micro car senza patente vanno sulla pista ciclabile. Sembra folle, invece a quanto pare è normale.
Però mai, o Giammai i pedoni dovranno camminare sulla pista ciclabile. La nonnina che cammina sul bordo della pista perché il marciapiede è ghiacciato vada ancora, ma gli altri saranno “suonati” dai ciclisti, o peggio trattati “f *** tourist!” ad Amsterdam
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Posso fermarmi su una pista ciclabile?
Non è un divieto ufficiale, ovviamente. Ma l’olandese in bici ha fretta quando va al lavoro. Quindi tutto ciò che gli farà ostacolo sulla sua strada sarà sgridato a dovere in olandese. (Non vi diremo quante parolacce già conosciamo in olandese).
Se comincerai a guardare il telefono o cacciare il fazzoletto per soffiarti il naso al semaforo, fa in modo che quando scatta il verde tu sia già pronto a partire altrimenti sono guai !
Idem per la precedenza: se ti fermi per lasciare passare qualcuno, rischi seriamente di creare un tamponamento a catena nelle ore di punta perché nessuno se lo aspetta.
5. C’è un senso da rispettare sulle piste ciclabili ?
Sì, di solito si guida sulla pista ciclabile sul lato destro della strada. Alcune sono a doppio senso, in tal caso c’è una linea bianca nel mezzo. Ma in ogni caso, si pedala a destra, tranne quando si sorpassa. Quando si è in compagnia ci si può “allargare” per chiacchierare (pedalare fianco a fianco), ma si rientra subito nei ranghi (a destra) non appena si sente il suono del campanello di una bicicletta.
Per capirci: un “ding” significa “attenzione arrivo! “,” Ding, ding” significano spostati e “ding, ding, ding” vuol dire “sei pazzo?” tradotto in modi gentili.
Ecco, ora sapete tutto! Pronti? Si parte!
un simple j'aime.
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