Siamo tornati nomadi: nuovo capitolo della nostra vita in arrivo
**Breve pausa nei nostri articoli di viaggio**
Come già saprete ci piace viaggiare, scoprire nuovi paesi, nuove culture e abbiamo deciso di unire l’utile al dilettevole scegliendo una carriera professionale che ci permetta di viaggiare.
Dopo quasi due anni in Marocco, abbiamo rifatto i pacchi per una nuova destinazione.
Praticamente, come si fa per traslocare da un paese all’altro?
Ci sono varie soluzioni, ognuno sceglie in funzione della sua preferenza e dei propri mezzi.
Noi scegliamo generalmente appartamenti già ammobiliati per non dover comprare tutti i mobili e rivenderli dopo. Senza essere minimalisti, non siamo molto appassionati allo shopping e prima di comprare qualcosa ci chiediamo sempre se ne abbiamo veramente bisogno, se lo useremo, soprattutto se si tratta di un oggetto pesante ed ingombrante.
Facciamo anche regolarmente una selezione delle nostre cose e vestiti prima di ogni partenza. LA domanda che ci poniamo ogni volta (soprattutto per i vestiti) è “quante volte l’ho messo quest’anno?” e in funzione della risposta lo teniamo o lo diamo via.
Ogni paese ha il proprio sistema di acquisto/vendita tra siti di annunci (leboncoin in Francia, avito in Marocco, i charity shops in Inghilterra oppure le associazioni caritative come Emmaüs che riprendono vestiti, piatti, cosmetici e tante altre cose).
Anche per il mezzo di trasporto per il trasloco ci sono varie possibilità: noi abbiamo scelto di mandarci dei pacchi in Inghilterra con un corriere conveniente che avevamo trovato online, in Marocco abbiamo deciso di mandarli tramite una compagnia di bus che accetta pacchi e valigie anche di chi non viaggia con loro. La tariffa era al chilo e piuttosto interessante.
Siamo dunque di nuovo “senza casa” o nomadi per qualche tempo, in vacanza dai parenti, alla ricerca di un alloggio a un prezzo accessibile nella nostra prossima destinazione.
Come tutti i paesi, il Marocco ha i suoi pregi e difetti ma ricorderemo la generosità, l’accoglienza e la gentilezza dei marocchini, dei colleghi e amici ma anche delle persone che abbiamo incontrato, che ci hanno offerto il cous-cous e invitati a casa loro pur vivendo in condizioni precarie… L’esperienza ci è piaciuta e non vediamo l’ora di iniziarne una nuova!
Nessun indizio per ora ma ve ne parleremo presto, appena saremo più o meno sistemati.
PS: questo era il posto da cui abbiamo fatto il colloquio decisivo (via skype) :
un simple j'aime.
Rispondi