Map & Fork Blog, Voyage et cuisine du monde – Viaggi e cucina del mondo

Monaco: oltre l’Oktoberfest c’è di più

Chi ci segue sa che appena qualche giorno libero si presenta a noi, ne approfittiamo per cambiare aria e scoprire una nuova destinazione. Stavolta abbiamo scelto di visitare Monaco di Baviera: non per la famosa Oktoberfest visto che, come chiaro dal nome, eravamo fuori stagione a Dicembre. Fortunatamente questa città offre molto da scoprire!

kaiserschmarrn
Un’enorme porzione di Kaiserschmarrn da condividere
sec-DSC_6493
Una birra “piccola”

A poche ore in treno da Strasburgo (e dall’Italia), arriviamo nella capitale bavarese in serata. Usciti dalla stazione, attraversiamo la strada ed entriamo in un locale tipico proprio di fronte a noi: Muenchner Stube. All’interno spazi enormi con lunghe tavolate e salette più intime decorate in pieno stile locale che ricordano il Tirolo o l’Alto Adige e a servire camerieri rigorosamente vestiti con abiti tradizionali.

Ordiniamo una birrae fortunatamente che era una “piccola” visto che qui hanno un’ordine di grandezza diverso rispetto a noi quando si parla di birra – Dopo un’occhiata al menù del giorno ci lasciamo tentare rispettivamente dai medaglioni di capriolo con salsa di ciliegie e cioccolato e castagne e dai Canederli agli spinaci, concludiamo la nostra prima esperienza culinaria in terra bavarese con un classico di questa zona, assaggiato per la prima volta proprio in Alto Adige: i Kaiserschmarrn, tanto buoni quanto abbondanti. Dopo tante bontà è la volta di raggiungere il nostro albergo a qualche fermata di metropolitana da lì, che ci sorprende con una stanza spaziosa con tanto di balconcino e angolo cucina!

sec-DSC_6538
Un risveglio che può soleggiato non si poteva!

L’indomani ci risvegliamo di ottimo umore quando, aperte le tende, vediamo il sole darci il buongiorno. il balcone sembra invitarci ad uscire (nonostante le temperature gelide) e il la facciata del palazzo di fronte è ricoperta di motivi disegnati dai riflessi del sole. Scendiamo al bar dell’Hotel il cui stile scandinavo ci ricorda quello di Göteborg (durante il nostro InterRail verso il circolo polare artico di un anno fa). La sala sembra un po’ troppo piccola inizialmente per un albergo di quelle dimensioni, ma ci rendiamo poi conto che ce n’era un’altra salendo delle scale e per cambiare ci deliziamo con una colazione dolce/salata a base di bretzels, frutta e formaggio mentre definiamo il programma della giornata.

A gauche la nouvelle mairie, à droite l'ancienne
A sinistra il nuovo municipio, a destra quello storico

Prendiamo la Metro appena fuori l’Hotel e scendiamo a Sendlinger Tor, da dove cominciamo il nostro giro. Ci fermiamo davanti ad una splendida facciata di color rosa pastello che si rivela essere l’Asamkirche, un capolavoro del Rococò che vi lascerà a bocca aperta una volta entrati. Continuando tra palazzi eleganti raggiungiamo la MarienPlatz con il suo tipico Mercatino di Natale, quando sono le undici in punto,  giusto in tempo per assistere allo spettacolo del Carillon con tutti i personaggi che si mettono in movimento dall’alto della torre del Municipio. Con noi, sembra che tutta la piazza si fermi e metta con naso all’insù per guardare e filmare, smartphone alla mano, questo simpatico appuntamento. Nonostante l’apparenza inganni, la torre appartiene a quello che è il nuovo municipio (Neues Rathaus) costruito a fine 1800 in stile neogotico, non lontano dall’edificio storico, risalente al 1400 e che, paradossalmente, potrebbe sembrare quasi più recente.

sec-DSC_6657
Viktualienmarkt

Attraversata la piazza entriamo in un’altra chiesa, la Parrocchiale di San Pietro (San Peter Kirche) è la più antica della città, in uno stile che niente ha a che vedere con la precedente: immensa, luminosa e molto più austera. Uscendo sbocchiamo sul ViktualienMarkt, il più famoso mercato alimentare permanente di Monaco, dove si trova una larghissima scelta di frutta esotica di ogni tipo così ben ordinata e presentata che sembra quasi peccato toccarla, passando dalle carni di qualità, al pesce e ai frutti di mare, senza dimenticare i fiori e le ghirlande e altri addobbi natalizi. Tornando sui nostri passi, facciamo un salto alla Frauenkirche, cattedrale i cui duoi campanili sono diventati il simbolo della città, per poi proseguire verso la Residenza, Palazzo Reale nel cui cortile non mancano gli chalet del mercatino di Natale.

sec-DSC_6690

Vista l’ora che si è fatta (mezzogiorno) e considerato che per visitare (almeno in parte) la residenza bisogna considerare due-tre ore, decidiamo di fermarci a pranzare al ristorante Spatenhaus. Anche qui la sala è enorme ma, come scavate nei muri, delle piccole alcove offrono un’atmosfera più intima a chi la cerca. Davanti ad un menù che da solo l’imbarazzo della scelta, chiediamo aiuto per gustare piatti tipici e locali e veniamo accontentati con una selezione di carni una più buona e tenera dell’altra. Per fork sarà pesce, probabilmente non tutto km zero come la carne, ma altrettanto buono e fresco. Il tutto sempre servito in porzioni abbondanti che si fanno mangiare tutte.

D'imposantes statues recouvertes de coquillages
Imponenti statue ricoperte di conchiglie

Dopo pranzo eccoci all’ingresso della Residenza. Ci viene detto che d’inverno questa chiude alle 17 e che il biglietto ci consente di visitare diverse parti del Palazzo ma che ci conviene scegliere da quale cominciare per poi eventualmente proseguire con il resto il giorno dopo. Scegliamo quindi di cominciare con il Museo della Residenza, la cui visita durerà circa un’ora e mezza.

Varchiamo fastosi saloni, ceramiche e cineserie, una collezione di reliquie alquanto originale, imponenti statue interamente ricoperte di conchiglie, preziose mitre papali e tanti altri oggetti che richiamano un po’ il gabinetto delle curiosità dove ogni sala è diversa dalla precedente.

sec-DSC_6794

Finita la visita, le facciate dei palazzi che qualche ora prima erano color pastello, si sono illuminate, invitandoci a guardare le vetrine e scoprire Monaco by night. Passeggiamo senza meta precisa, lasciandoci guidare dalle luci, passiamo davanti Hofbräuhaus, birreria storica della città che richiama qui gli aficionados della birra e numerosi turisti, come lo confermano i tanti negozi di souvenir presenti nella strada adiacente.

sec-DSC_6831Quando la temperatura esterna è ormai sotto lo zero, la voglia di bere qualcosa di caldo si fa sempre più presente. Ne approfittiamo per tornare sulla splendida MarienPlatz e comprare un vin brulé, disponibile anche in una versione senza alcool a base di frutti di bosco. Ritorniamo in direzione del Mercato cittadino, deserto a quest’ora, e ci lasciamo attirare dalle decorazioni di un ristorante in una stradina lì vicino. L’atmosfera è degna di un film di Natale, la clientela esclusivamente locale (il che è generalmente è un buon segno) e la cena squisita. Dopo la scorpacciata di mezzogiorno andiamo su qualcosa di più leggero: tartare di salmone e risotto di verdure. Poi ancora qualche passo verso la metropolitana e a letto per una meritata notte di riposo.

dirndl
A sinistra Dirndl per bambini / A destra: Dirndl in salsa Afro

Ci svegliamo con lo stesso sole raggiante del giorno prima e con lo stesso entusiasmo. Stavola cominciamo con il visitare una boutique di un’artista di cui avevamo sentito parlare e che ha subito attirato la nostra curiosità. Anche se chi vi parla (fork) non si immagina indossare un abito tradizionale bavarese, nondimeno trovo che siano davvero magnifici, allora quando abbiamo sentito dire che questa creatrice rivisitava i Dirndl utilizzando esclusivamente tessuti e motivi africani… non potevamo perdere quest’occasione (è sempre fork che vi parla). La qualità e la bellezza (così come il prezzo) non hanno nulla da invidiare ai classici, ma in compenso sono davvero originali!

sec-DSC_6876-contrast
Monaco vista dall’alto della torre del nuovo Municipio

Approfittiamo poi della ricarica offertaci dal sole per salire sulla torre del nuovo Municipio. Anche se, va detto, pronti ad affrontare diverse centinaia di gradini ne avremmo fatti al massimo tre, visto che con nostra grande sorpresa, non solo non c’era nessuna coda ma un’ascensore consente di salire fino in cima! Il giro a 360° gradi consente di un panorama altrettanto vasto sulla città per immortalare questo belvedere su un cielo che più azzurro non si può e scendere nuovamente in un batter d’occhio.

sec-DSC_6929

Ripassiamo davanti alla Residenza per raggiungere stavolta la Wittelsbacherplatz dove ci attende uno dei 20 mercatini di natale disseminati in città. Perché questo in particolare? Si tratta di un mercato medievale che si differenzia dagli altri e che abbiamo apprezzato in modo particolare, ma va detto che il mercatino di Natale della città nel suo insieme ci ha colpito in positivo per la sua originalità e diversità di stand (non tutti fotocopia). Qui facciamo un salto nel medioevo con coltelli, archi con le frecce, vin brulé riscaldato in un’enorme pentolone in rame, noci tostate per una pausa golosa o un’idea regalo insolita.

sec-DSC_6987A proposito di pause golose… l’ora di pranzo si avvicina e visto il clima rigido preferiamo sederci in un posto caldo per un po’. Ci incamminiamo sulla MaximilianStrasse dove è un susseguirsi di negozi di lusso dai nomi prestigiosi e vetrine con prezzi esorbitanti e quando siamo sul punto di cambiare direzione rimaniamo sorpresi dai prezzi accessibili di un ristorante che si affaccia su questa strada. Entriamo al Brenner grill, dove carni e pesci arrostiscono sulla griglia nel bel mezzo della sala. Sapori e sonorità che escono dalla cucina (il personale sembra quasi interamente italiano), ci portano per un po’ a valicare le Alpi in direzione sud, dall’altra parte del colle del Brennero (effetto alquanto strano, visto che il Brennero è quanto più di più a nord ci possa essere per la maggioranza degli italiani).

nymphenburgDopo pranzo raggiungiamo la Piazza del Teatro e attendiamo il bus turistico blu hop on hop off che ci porterà al Castello di Nymphenburg. Quando abbiamo visto per la prima volta le foto del parco, abbiamo voluto subito includere il Castello tra le cose da vedere, ma c’è da tener presente che le foto sono generalmente scattate d’estate. Il Nymphenburgschloss era la residenza estiva della famiglia reale di Baviera, è quindi all’apogeo del suo splendore in primavera e d’estate con i tanti fiori e le fontane zampillanti. Anche se l’inverno non è il miglior periodo per visitare il Castello, siamo stati molto contenti di arrivare proprio quando il sole cominciava a tramontare, creando una luce speciale mentre i cigni, gabbiani e oche del parco sembravano offrirci un balletto riservato solo a noi.

sec-DSC_7226

Tornati sul bus, passiamo davanti allo stadio olimpico e al Museo BMW con la sua architettura stravagante in cui si riflettono gli ultimi raggi di sole della giornata. Arriviamo al Giardino inglese quando fa già buio e attraversiamo il parco nell’oscurità lasciandoci guidare dalle luci e le voci in lontananza provenienti dal mercatino di Natale. L’atmosfera è gradevole, con numerose famiglie con bambini attirati dalla giostra e lo zucchero filato.

sec-DSC_7250-schiarita

Usciamo poi dal parco, raggiungendo la metropolitana in direzione centro città per l’immancabile Marienplatz. Nel pomeriggio avevamo infatti notato (e fotografato) delle maniglie di un portone che sembravano sculture, e segnavano l’ingresso di un ristorante, situato nei sotterranei del Municipio. Il ristorante Ratskeller ci ha subito colpito per il suo ambiente. La sala è infinita ma la parte più bella è quella dove abbiamo avuto la fortuna di trovare posto, rappresentata da vetrate, volte e archi affrescati che vi danno l’impressione di mangiare in un edificio storico al limite del sacro. Il menu è composto da specialità locali con una particolarità: alcune di queste sono proposte anche in versioni “alternative”, come la Schnitzel (scaloppina), tradizionalmente a base di maiale qui fatta anche con carne di vitello. Ma è anche l’occasione per mangiare uno dei piatti simbolo della cucina bavarese: lo stinco di maiale!

sec-DSC_7257

Torniamo in albergo a notte inoltrata per una notte corta e diciamo arrivederci a Monaco con il primo treno del giorno, quando il sole non si è ancora alzato sui tetti della città e i caminetti sbuffano fumo.

sec-DSC_7266

Tutte le foto:

Et si vous aimez...
Left-up-arrow Supportez nous avec
un simple j'aime.

Rispondi a Spignattando Annulla risposta