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Da Briga a Coira passando per Poschiavo, la Svizzera in treno panoramico

Suisse

Il tour panoramico svizzero in treno comincia da Briga, nel cantone svizzero del Vallese, a mezz’ora da Domodossola. Esploriamo il centro storico ricco di ottocento anni di storia, opere moderne come la Chiesa o oggetti curiosi come un tronco dalle sembianze umane crivellato di chiodi, che una volta gli abitanti usavano per protestare contro le decisioni del governo (si raffigurava il destinatario della “petizione” e ogni “firmatario” apponeva un chiodo a sostegno della stessa).

Palazzi come la Wegener Haus sono una testimonianza della ricchezza dell’epoca o anche la Cappella, fatta costruire nel 1630 dalla ricca borghesia e considerata un capolavoro che ha anticipato quello che è diventato la principale attrazione della città: il Castello Stockalper, che intravediamo subito dopo quello che assomiglia molto ad un “Ponte dei sospiri”.

All’interno oggi si trovano uffici pubblici e il tribunale, con sale ricche di boiseries e antiche carte da parati che ritraggono paesaggi svizzeri e momenti di vita dell’epoca. Una di queste sale, che credevamo essere quella del Consiglio comunale, si rivela invece essere quella della borghesia, ancora oggi ritrovo delle famiglie più nobili e commercianti della città ognuna con la propria sedia.

Brig

Costruito da Gaspard Stockalper, mercante che fece fortuna con il monopolio sulle merci transitavano dal Passo del Sempione, è la testimonianza dei fasti e del potere di quel tempo. La corte interna con le arcate in stile rinascimentale e i giardini adiacenti contribuiscono allo splendore dell’opera.

Dopo aver saziato le pupille, ad ora di pranzo siamo da Wii Stuba, ristorante tradizionale dove un gradevole odore di fonduta ci da il benvenuto e, seppur il calendario indichi che siamo a Maggio, la temperatura ci convince a provarla e le papille ringraziano.

Fonduta

Inizialmente pronti ad esplorare Sempione e i suoi dintorni in bicicletta la nevicata della notte precedente ci fa tornare a più miti consigli optando per il parco termale Brigerbad, che raggiungiamo in meno di dieci minuti con l’autobus postale. Qui troviamo quello che si rivela essere il più grande centro termale all’aria aperta presente nelle Alpi, con piscine a temperature diverse, saune, centro massaggi e tutto il necessario per trascorrere un momento di relax con un panorama sulle montagne ancora innevate.

Brigerbad

A sera poi il ristorante Cécile, fornito di terrazza nel verde consente a chi, come noi, vuole godersi fino all’ultimo minuto di idromassaggio, di restare fino all’orario di chiusura e mangiare o bere qualcosa in questo scenario naturale.

Il treno è senz’altro uno dei modi migliori per andare alla scoperta della Svizzera. Il secondo giorno approfittiamo del passaggio del Glacier Express per continuare il nostro viaggio panoramico.

Glacier Express

Noto anche come il treno rapido più lento del mondo, le sue ampie finestre consentono di godere dei panorami incredibili tra montagne d’alta quota, colline verdeggianti, attraversando Andermatt, il passo dell’Oberalp ad oltre 2.000 metri d’altezza, la valle di Goms, Disentis, per finire sulle spettacolari gole del Reno, note anche come “Grand Canyon della Svizzera”.

A bordo, è possibile ascoltare l’audioguida nonché pranzare comodamente al proprio posto assaporando il cibo (cucinato a bordo) e il panorama.

Il treno ci lascia a Coira, a metà strada tra Lugano e Zurigo, e ne approfittiamo del sole che si fa prezioso in questa pazza primavera 2016 per esplorare la città capoluogo dei Grigioni. Saliamo sulla collina dove le viti prendono il sole per un colpo d’occhio panoramico e da qui esploriamo la più antica città svizzera cominciando con la Cattedrale di Maria Assunta.

Coira

Ci intrufoliamo nei suoi vicoli tortuosi e colorati dai fiori di lillà e glicine, fino a raggiungere il Bärenloch, cuore del centro medievale fatto di facciate decorate, antichi portoni e numerose fontane dalle quali sgorga acqua di sorgente.

Giunti sulla piazza Arcas con le sue casette colorate piene di charme e i caffè con tavolini al sole è difficile non fermarsi per gustare qualche specialità locale come l’affettato di “carne dei Grigioni“ (stagionata per settimane con sale, spezie ed erbe di montagna), il Birnbrot, dolce alle pere o il Roteli, liquore dolce alle ciliegie.

A Coira arrivano e partono ogni giorno treni per tutt’Europa. L’indomani decidiamo di restare in Svizzera ma di avvicinarci all’Italia con il treno che attraversa il sito Unesco della ferrovia retica dell’Albula Bernina che passa sull’imponente Viadotto Landwasser per salire fino ai 2253 metri d’altezza dell’Ospizio Bernina e continuare il suo viaggio in discesa fino alla Valtellina.

Landwasser Viaduct

Poco prima di varcare il confine con l’Italia scendiamo a Poschiavo, dove respiriamo un’aria d’Italia favorita probabilmente dal clima, dall’architettura nonché dalla lingua. Vista l’ora, per pranzo ci fermiamo in un ristorante, La Motrice, ci fa rimanere in tema ferroviario.

Qui notiamo con piacere un menu 100% Val Poschiavo con piatti realizzati con ingredienti biologici e provenienti unicamente dalla valle, come le Manfrigole valtellinesi, i Taiadini fatti in casa, o le crespelle di grano saraceno.

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Girovaghiamo nel borgo di questa piccola città a mille metri d’altezza. Scopriamo giardini rigogliosi, palazzi in stile rinascimentale costruiti da chi aveva fatto fortuna all’estero non lontano da casette più modeste una volta abitate da contadini, una chiesa cattolica ricca di decorazioni e una protestante spoglia ed essenziale.

Poschiavo

La piazza del comune accoglie turisti arrivati in treno o in bicicletta e abitanti che sorseggiano un caffè approfittando del sole che qui sembra far capolino più spesso che altrove circondati dai fiori che adornano finestre e balconi e segnano ancora di più quest’aria primaverile con il contrasto delle alte montagne imbiancate sulle sfondo.

Di ritorno alla stazione, saliamo a bordo del Bernina Express, trenino rosso proveniente dall’Italia.

Bernina Express

Salutiamo l’atmosfera meridionale della Val Poschiavo e raggiungiamo l’alta quota attraversando il ghiacciaio di Morteratsch, il lago nero e quello bianco, l’Alpe Grüm con dislivelli così elevati da rendere necessari viadotti elicoidali che consentono al viaggiatore estasiato di fotografare questi scorci unici con prospettive sempre diverse.

Il treno attraversa paesi come Samedan e Filisur e passa anche la frontiera invisibile, quella linguistica che separa l’italiano della valle di Poschiavo e il tedesco dell’Engadina, raggiungendo il suo capolinea a Coira dove arriviamo giusto in tempo per concludere il nostro viaggio assaggiando le specialità culinarie dei Grigioni come i Capuns, Maluns o i Pizzoccheri neri.

cucina svizzera

Da sapere: Se avete voglia di scoprire e attraversare la Svizzera combinando treno, autobus e battello nonché approfittare dell’offerta culturale visitando i tanti musei presenti nelle diverse città, lo swiss travel pass può fare al caso vostro.

Dove dormire?

A Briga:  L’Hotel de Londres con le sue camere originali, la reception aperta e la sala delle colazioni con la cucina all’americana vi darà la sensazione di stare a casa vostra (questa però non sia una scusa per dimenticare di segnare le bibite prese dal frigo dell’onestà).

A Coira: L’Hotel Stern è un tipico hotel tradizionale con un ristorante dove si possono assaggiare le specialità culinarie grigionesi serviti da personale in abiti tradizionali.

Lo Sapevate?

Le ferrovie svizzere funzionano al 100% con energie rinnovabili: 80% di questa è idroelettrica. Se ciò non bastasse, tunnel e gallerie drenano l’acqua di montagna che viene riutilizzata per il riscaldamento degli edifici.

In cerca di ispirazione?

Il Grand Train Tour of Switzerland è un itinerario di 1,280 km a bordo delle più belle tratte panoramiche elvetiche.

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