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La Scandinavia in treno d’inverno in nove tappe

Siete mai stati in Scandinavia? Noi l’abbiamo scoperta a gennaio con un viaggio in Interrail di tre settimane attraverso quattro paesi per 5000 chilometri. Direzione: Circolo Polare Artico tra aurore boreali, fiordi mozzafiato e hotel di ghiaccio. Se l’idea di viaggiare sui comodissimi treni scandinavi tenta anche voi e non vi fate impressionare dai meno 35 gradi del profondo nord eccovi le cose da non perdere in ognuna delle nove tappe del nostro #ScandiRail16.

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Copenaghen

Percorrere lo Stroget, disorientarsi con una cena cento per cento australiana a base di canguro e carne di coccodrillo in un’atmosfera rilassata e piacevole. Esplorare il quartiere di Norrebro e andare alla scoperta di boutique originali su Jægersborggade e provare un ristorante esclusivamente Biologico situato in una vecchia officina Bosch.

Goteborg

Appassionarsi alla storia dei Vichinghi allo Stadsmuseum, farsi venire l’acquolina in bocca tra i banchi del mercato coperto Saluhallen, concedersi una pausa gustosa a base di frutti di mare da Gabriel nella “Chiesa del pesce”. Scoprire il quartiere di Haga Nygata e le sue stradine illuminate, senza dimenticare le più grandi brioche alla cannella di tutta la Svezia, da smaltire con gli oltre 200 scalini per la Torre Skansen Kronan, ricompensati dall’incredibile panorama sulla città.

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Oslo

Andare alla scoperta dei murales colorati del quartiere Grunerlokka, assaggiare dei sashimi di salmone norvegese con flatbrød alla Mathallen. Fare un’immersione di arte e cultura presso la Galleria Nazionale senza dimenticare di salutare l’Urlo di Munch. Tornare bambini giocando con la neve tra le simpatiche statue di Vigeland nel Parco Frogner.

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Trondheim e Røros

Passeggiare su lungofiume con le sue casette colorate, assaggiare il salame di renna e la marmellata di mirtillo rosso e le altre specialità culinarie della capitale gastronomica norvegese al Mercato coperto Mathall. Prendere il tram più a nord del mondo e fermarsi a godersi il panorama da Lian. Varcare la soglia della Cattedrale gotica più nord del mondo. Perdersi tra le stradine innevate di Røros, provare il panino tipico smørbrød e attraversare il paese a bordo di uno spark (incrocio tra monopattino da neve e slittino).

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Bodø e Narvik

Contemplare il ritorno del sole dopo mesi di assenza e condividere l’emozione degli abitanti del posto per questo evento. Ammirare il panorama sul fiordo e le montagne innevate dall’alto dello Scandic Havet. Percorrere i 300 km che separano Bodø da Narvik in un road trip mozzafiato attraverso fiordi meravigliosi, cartelli che invitano a far attenzione alle alci e vista sulle isole Lofoten. Andare a caccia di aurore boreali con un “safari” notturno a Narvik .

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Abisko

Raggiungere l’Aurora Sky Station grazie alla seggiovia più lunga di tutta la Svezia sfidando la temperatura polare per andare a caccia di aurore boreali. Infilare le racchette per un’escursione di tre ore nel cuore del Parco nazionale di Abisko tra laghi ghiacciati, foreste di betulle e tracce di fauna selvaggia.

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Kiruna

Dormire in un hotel di ghiaccio a meno cinque gradi e risvegliarsi con un succo di mirtillo caldo, provare l’ebrezza di una gita nel mezzo della foresta lappone svedese a meno trenta trainati da splendidi Husky. Cenare in una “cabina” nel mezzo della landa selvaggia incontaminata riscaldati dalla legna ardente.

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Rovaniemi

Riscaldarsi con una zuppa di salmone pescato dallo chef in persona quando fuori sono trenta gradi sottozero, assaggiare il tipico glōggi , bevanda calda alle spezie che ricorda il Natale, correre in motoslitta sul fiume ghiacciato, farsi trainare dalle renne all’ingresso del Circolo Polare Artico, incontrare Babbo Natale e concludere la giornata con specialità gastronomiche lapponi circondati da corna di renna e orsi minacciosi.

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Stoccolma

Non perdersi la famosa zuppa di pesce di Kajsas Fisk, passeggiare nel cuore della Gamla Stan con le sue case colorate, gustare un kanelbulare in una cantina a lume di candela e ammirare l’imponente galeone Vasa all’omonimo museo. Non partire senza aver prima provato i råraka con löjrom, frittelle di patate, cugine nordiche del gattò napoletano, servite con uova di pesce.

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Articolo pubblicato su Nonsoloturisti.it

 

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