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ScandiRail16 – 3° tappa: Oslo

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Dopo un primo assaggio di Svezia il nostro ScandiRail16 alla scoperta della Scandinavia d’inverno prosegue il suo quarto giorno verso la vicina Norvegia. Salutiamo Göteborg e la sua stazione decorata con luminarie quando, nonostante l’ora, qui al nord è ancora buio, e saliamo sul treno in direzione Oslo, 300 km più a nord.

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Ci accomodiamo su quello che in Svezia dovrebbe essere un treno regionale ma che ha tutti i comfort di un freccia rossa italiano (wifi gratis e posizione gps in tempo reale).

Scendiamo dopo circa due ore a Karlstad, non lontano dal confine norvegese, dove, dopo circa un’ora che usiamo per sgranocchiare qualcosa, ci aspetta il treno per Oslo. Su questo altro treno svedese, oltre ad internet troviamo bibite calde, dolcetti e per completare il quadro da cartolina dal finestrino cominciano a scorrere paesaggi di abeti innevati e casette di legno rosse degni di un libro di favole.

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Giungiamo nella capitale norvegese nel tardo pomeriggio e, dopo Göteborg, i 10°C sottozero non ci sconvolgono più. Passeggiamo nei dintorni della piazza della stazione che brulica di viaggiatori e abitanti della città. Seguiamo le luminarie della città che ricordano il Natale ma che qui restano per tutto l’inverno e dopo un po’ veniamo attirati dalla statua di un grosso leone posta sul marciapiede.

Proprio qui fork mi segnala l’invitante menu del ristorante Statholderens Mat & Vinkjeller, con prelibatezze che associano i miglioringredienti scandinavi a spezie e frutta esotica. Dal mango che accompagna il salmone alla purea di aglio con la carne di renna, senza parlare del dessert alla liquirizia e lampone! Rimaniamo colpiti dall’inventiva dello chef Bent Stiansen, che scopriamo essere una star dei fornelli qui in Norvegia. E’ stato infatti il primo vincitore norvegese del prestigioso premio gastronomico “Bocuse d’Or”.

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Dopo una notte rigenerante partiamo alla scoperta del centro storico della città. Percorriamo Karl Johans gate, strada centrale ricca di negozi e sede del Parlamento, e ci dirigiamo verso il Palazzo Reale che fa capolino in lontananza incontrando sulla nostra strada tante statue che onorano artisti norvegesi, l’Università, e musei ad ogni angolo.

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La capitale norvegese ne ha per tutti i gusti, ed è così che spunta una pista di ghiaccio aperta a tutti in mezzo al parco con tanto di musica disco che invoglia tutti i passanti ad avvicinarsi e fare una pausa anche senza pattini.

Raggiungiamo la collina dominata dal Palazzo Reale dove grandi e piccoli si divertono con la neve e, ad ora di pranzo, decidiamo di prendere il tram per esplorare un altro quartiere.

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Scendiamo a Grünerløkka, incuriositi da murales colorati e boutique originali . Attraversiamo il fiume Akerselva e ci fermiamo alla Mathallen, mercato alimentare con più di trenta stand tra negozi, ristoranti, bar ed enoteche dove è possibile comprare le specialità della gastronomia norvegese, prodotti biologici, ma anche d’importazione.

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Attirati da tanto buon cibo ci fermiamo ad un tavolino per degustare alcuni di questi prodotti, come i sashimi di salmone norvegese e altre tapas, accompagnati di flatbrød e di una bottiglia di “acqua di Oslo”.

Scopriamo allora che nei locali scandinavi non c’è mai acqua minerale, ma solo del rubinetto – naturale o frizzante a seconda dei gusti – perché considerata tra le più pure al mondo.

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Dopo una mattinata all’aperto decidiamo di dedicare il pomeriggio ad una visita culturale tornando nei pressi del Palazzo Reale per visitare la Galleria Nazionale. Qui troviamo la più grande esposizione di arte norvegese e straniera che Oslo possa offrire. Tra dipinti di artisti norvegesi e internazionali e statue dell’antichità non ce ne andiamo senza prima passare davanti l’opera più fotografata: il famoso Urlo di Edvard Munch che da vicino fa il suo effetto.

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Sono da poco passate le 17 quando usciamo dalla Galleria Nazionale e sembra già notte. Passiamo accanto alla splendida Cattedrale e raggiungiamo il porto per scoprire da vicino il palazzo dell’Opera, edificio moderno ed originale con il tetto spiovente su cui si può salire per ammirare il paesaggio sul fiordo.

L’ultimo giorno ad Oslo ci svegliamo con la città sotto una forte nevicata cominciata durante la notte che ricopre di bianco i parchi, le strade, le statue e rende difficile anche distinguere le strade dai marciapiedi.

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Restiamo colpiti da come, nonostante ciò, la città non si fermi e i tram continuino a circolare. Ben equipaggiati per situazioni come questa, ne approfittiamo per raggiungere la principale attrazione della città, il parco Frogner (noto anche come Parco Vigeland). Visitato ogni anno da oltre un milione di visitatori il parco più grande di Oslo (45 ettari di verde oggi bianco neve) è aperto tutto l’anno e ospita oltre 200 sculture di Gustav Vigeland, delle più originali come il bambino che fa i capricci o l’imponente Monolite, colonna alta 17 metri composta da 121 figure ed eretta nel punto più alto del parco.

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Le Merrell superano la prova neve al Parco Vigeland di Oslo

Passeggiamo tra queste curiose e divertenti opere d’arte nell’atmosfera tanto ovattata quanto euforica creata dalla neve. Esploriamo il parco mentre i bambini ne approfittano per divertirsi in slittino e i grandi praticano le ciaspole o lo sci di fondo a qualche minuto di auto dal centro, come in una stazione sciistica di montagna in piena città.

Decidiamo di tornare facendo un tratto del percorso a piedi per ammirare le case illuminate con le candele alle finestre sotto la neve e mentre scattiamo foto e ci carichiamo di quest’atmosfera, l’orologio ci ricorda il nostro appuntamento con il treno.

Saliamo sul primo tram per la stazione e salutiamo Oslo sotto la neve pronti alla prossima tappa del nostro InterRail scandinavo: Trondheim, 500 km più a nord. Leggi il seguito

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Da sapere: con l’Oslo City Pass si può entrare in oltre trenta musei della città e viaggiare su tram e autobus senza spendere un capitale.

Dove mangiare con pochi euro: Illegal Burger, i migliori hamburger della capitale.

Guarda le foto dello ScandiRail16 fino ad Oslo 

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