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Scandirail16: Trondheim e Røros, la Norvegia autentica

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Dopo Copenaghen, Göteborg e Oslo, il nostro InterRail prosegue verso nord, nel cuore della Norvegia. Saliamo sul treno notte norvegese, che ci accoglie con i cioccolattini, e ci addormentiamo sulle comodissime (e silenziosissime) cuccette ad Oslo per risvegliarci l’indomani 500 km più a nord, a Trondheim, terza città norvegese.

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L’antica Nidaros, fondata nel medioevo sulle rive del fiume Nidelva, ci sorprende per la temperatura “mite” di -10°C rispetto ai -30°C di qualche giorno prima. Ne approfittiamo per andare alla scoperta del centro storico della città. Percorriamo il lungofiume con i suoi antichi magazzini dalle facciate colorate, attraversiamo Bakklandet, la città vecchia, piena di casette di legno pittoresche, quando uno strano aggeggio attira la nostra attenzione: lo “Sykkelheisen Trampe“ primo “ascensore” per bici al mondo, che consente di salire gratuitamente sulla ripida collina senza sforzi.

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Tra divertenti cartelli che invitano ad andare in bici e prendersela con calma, raggiungiamo il vecchio ponte sul quale ci fermiamo per ammirare il magico panorama e restiamo quando vediamo finalmente il sole fare capolino. A queste latitudini è un bene così raro che facciamo il pieno visto e considerato che salendo sempre più a nord non sappiamo quando lo rivedremo di nuovo.

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Continuando verso il centro entriamo nella Chiesa di Nostra Signora (Var Frue Kirk), aperta a chi ha più bisogno per una preghiera, un tetto, una bevanda calda o semplicemente un po’ di compagnia.

Attraversiamo la grande piazza circolare con le sue luminarie che ricordano il Natale, e ad ora di pranzo, fork mi segnala la Mathall, mercato alimentare coperto che riunisce prodotti della regione. Considerato che molti produttori non hanno la possibilità di gestire un negozio a tempo pieno, questa soluzione permette a tutti di avere una vetrina.

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Tra questi c’è Gulating, con una varietà di circa 400 birre diverse, probabilmente uno dei più grandi negozi di birre di tutto il paese. Il proprietario ci racconta che il nome del negozio deriva da un’antica legge norvegese risalente al Medioevo, secondo cui ogni anno, a Natale, i contadini che ne avevano la possibilità dovevano produrre birra o la Chiesa avrebbe preso la loro terra e e li avrebbe espulsi. Governatori e prelati andavano così girando e assaggiando le varie birre, la cui produzione doveva ammontare al peso dei coniugi della famiglia.

Trondheim è anche la sede del festival gastronomico che nel 2016 vedrà la sua undicesima edizione e che attira oltre 150.000 persone tra visitatori e produttori della regione. Il festival attira anche i birrai della regione (Trondelag) così come di tutta la Norvegia.

Dalla varietà di prodotti locali all’interno capiamo perché la città è definita la capitale gastronomica della Norvegia. Numerosi festival, birrerie artigianali e la volontà di promuovere l’alimentazione locale ne rappresentano i fattori costituenti.

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Dopo un assaggio di diverse specialità della regione a base di salmone affumicato, salame di renna e formaggi con Tyttebærsyltetøy (marmellata di mirtillo rosso, bacca che cresce da queste parti e che viene usata in cucina in mille modi) siamo pronti a ripartire.

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Raggiungiamo il porto, letteralmente ghiacciato con le sue opere d’arte moderna e prima che faccia buio saliamo sull’Astrum Sky Bar per ammirare il colore del cielo sul fiordo, che dal mattino è in un perenne rosa/arancio che è difficile dire se è l’alba o il tramonto. 

A sera torniamo sulle rive del fiume e ci fermiamo al bar/ristorante Søstrene Karlsen. La scelta si rivela essere ottima quando scopriamo che il loro chef  ha di recente vinto un premio nazionale per la sua cucina.

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Il giorno seguente decidiamo di esplorare la regione del Trøndelag attraversando in treno fiumi ghiacciati, foreste di abeti innevati con le famose casette rosse che si susseguono dal finestrino per fermarci a Røros, due ore più a sud, pittoresco paesino che è anche sito Unesco dal 1980.

Le casette colorate di giallo e rosso con i tetti ricoperti di neve fanno da sfondo alla nostra visita. Ci aspettavamo temperature molto più rigide essendoci spostati all’interno del paese ma il termometro resta sui -10°C (e non ce ne lamentiamo).

Per circa trecento anni la storia di questo paese è stata legata a quella della miniera di rame, aperta qui nella metà del 1600, e le case sono rimaste praticamente come allora, tutelate come “patrimonio storico e culturale”.

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sec-pic-DSC_2543Uno Smørbrød (panino/toast che i norvegesi mangiano a pranzo) e un succo di Tyttebær vicino al caminetto da Kaffestugguprima di attraversare il paesino con uno “spark” un incrocio tra slittino e monopattino da neve, fermandoci ad osservare e fotografare gli scorci più suggestivi di questo angolo di Norvegia autentica.

Tra questi, la vestrina di Lysgaard Keramikk, negozio di ceramiche dai colori che ricordano il mare, o quella di Røros Delikatesser, ricca di specialità del “terroir” norvegese, come il salame di renna e altre prelibatezze da assaggiare.

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Qui scopriamo che il “miglior burro norvegese“, è prodotto in paese. La cosa ci intriga e andiamo a vedere se è possibile assaggiarlo e farci un’opinione. Il caseificio Rørosmeieriet dista 5 minuti di slittino, e oltre al famoso burro produce anche altri prodotti, rigorosamente biologici: il Tjukkmjølk, particolare tipo di latte denso, non molto dissimile da uno Yogurt, e lo Skjørost, formaggio fresco da spalmare o abbinare con piatti o dessert.

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Tornati al centro del paese, saliamo sulla collinetta, dominata dalla chiesa bianca costruita negli anni d’oro dell’estrazione del rame prima di visitare il museo che illustra la storia mineraria del paese.

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Prima di raggiungere la stazione, per prendere il treno che ci riporterà a Trondheim , ci fermiamo a cena da Berkel og Bar, gestito dallo famoso Chef norvegese Mikael Forselius, star della tv e autore di diversi libri di ricette, dove facciamo il pieno di prodotti tipici che questa regione ha da offrire.

 IL TRAM PIU’ A NORD DEL MONDO

 Dopo aver visitato la Cattedrale più a nord del mondo l’ultimo giorno a Trondheim decidiamo di prendere il tram più a nord del mondo che, in un percorso panoramico di diversi chilometri, ci porta fino all’ultima fermata, “Lian”, dove fa capolino un lago ghiacciato.

sec-pic-DSC_2829Poco più su’ un edificio circolare bianco con tante vetrate e delle bandiere attira la nostra curiosità. All’ingresso la frase “Kortreist mat i godt selskap” (cibo locale in buona compagnia) promette bene e una volta entrati, il panorama sul lago, le montagne circostanti e il mare in lontananza con il sole quasi al tramonto ci fanno fermare a goderci questo spettacolo.sec-pic-DSC_2794Il ristorante propone un buffet ricco di prodotti locali, genuini e fatti in casa come la zuppa di verdure con crostini, marmellate fatte in casa, salmone affumicato senza dimenticare il “Brunost” famoso formaggio marrone norvegese al gusto di caramello e per finire con una bella selezione di dolci.

In nessun altro posto, finora attraversato in questo viaggio, avevamo riscontrato tanta attenzione per i piccoli produttori locali e gli ingredienti di qualità.

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Riprendiamo il tram per raggiungere il centro e ci dirigiamo verso la Cattedrale Nidaros. Abituati a queste piccole casette norvegesi che caratterizzano il paesaggio entrando siamo sorpresi dalla sua maestosità. Oltre ad essere l’unica cattedrale gotica norvegese è anche l’unica così a nord. Costruita mille anni fa sulla tomba di St Olav II Haraldsson, santo patrono della Norvegia, è meta di pellegrinaggi sin dal medioevo.

Ri-attraversiamo il ponte sul quale ci eravamo ricaricati al sole due giorni prima, e ci fermiamo per cena da Baklandet Skydsstation, in un’antichissimo edificio risalente al 1700, quella che sembra essere più una calorosa ed accogliente casetta che un ristorante, la padrona di casa, ci serve dell’ottimo salmone accompagnato dal succo di Tyttebær (mirtillo rosso).

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Con gli occhi e lo stomaco pieni di meraviglie e prelibatezze diciamo arrivederci a Trondheim. E’ l’ora di raggiungere la stazione ed attendere il nostro prossimo treno.

Il nostro ScandiRail16 continua in direzione del circolo polare artico, prossima tappa: Bodø. Leggi il seguito

Tutte le foto dello ScandiRail16

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