Map & Fork Blog, Voyage et cuisine du monde – Viaggi e cucina del mondo

Gita ad Haarlem, ai mulini di Zanse Schaans e sull’isola bucolica di Texel

Fine Marzo, la primavera sembra voler prendere piede (restiamo ottimisti), quale miglior occasione per andare a scoprire il nostro nuovo paese d’adozione? Diamo al via ad un gita di tre tappe.

Tappa n. 1: Haarlem

Conoscete senz’altro Harlem come quartiere di New York. Beh, il nome di questo quartiere (come molti altri del resto nella stessa città) gli fu dato dagli immigrati olandesi partiti dalla città omonima. Meno nota nel resto del mondo, Haarlem è una cittadina graziosa e tranquilla.

Cominciamo la giornata con una generosa colazione/brunch. Il pane, i cornetti, lo yoghurt… tutte cose classiche, ma c’è una cosa che si trova ovunque nei Paesi Bassi perché gli olandesi ne vanno pazzi: gli Hagelslag. Granella di cioccolata (fondente, al latte, bianca, o persino al sapore di anice, fragole e altro ancora) da spolverare su una fetta di pane e burro. E’ qualcosa di semplice, lo si può anche fare in casa grattugiando del cioccolato, ma è qualcosa di originale e buono.

Hagelslag e pane senza glutine

 

Dopo tutte queste calorie, la passeggiata può cominciare. 

La città non è enorme, quindi non c’è bisogno di seguire per forza un itinerario, noi vi consigliamo di farvi guidare semplicemente dalla vostra voglia, prendere stradine a caso e lasciarvi incantare dall’atmosfera rilassata che vi si respira.

Ci sono diversi giardini e cortili un po’ ovunque in città. Alcuni sono pubblici, ma molti privati e accessibili solo alcuni giorni della settimana in particolari orari. Se siete fortunati potrete persino trovare fazzoletti di terra con tulipani multicolori e narcisi sotto lo sguardo pigro di un gatto che prende il sole.

Il centro storico di Haarlem è stato alquanto preservato durante la seconda guerra mondiale, vi si possono quindi ancora osservare molte belle facciate d’epoca. Sono diverse da quelle di Amsterdam ma abbastanza simili a quelle di altre città olandesi come Delft ad esempio.

Tra le cose da vedere c’è l’ex ricovero per anziani Sint Elisabeth e il museo Frans Hals adiacente. Noi questa volta abbiamo preferito privilegiare l’esterno vista la bella giornata e il sole di fine marzo, ma è sulla nostra lista per la prossima giornata uggiosa!

Se poi ci passate di sabato, vi consigliamo anche di fare un giro al mercato, di assaggiare le diverse varietà di formaggi, o di provare lo stroopwafel, tipico biscotto olandese al caramello, meglio se ancora tiepido, appena fatto. Potrete leccarvi i baffi con l’aringa cruda o lo sgombro affumicato: uno specialista affumica il pesce davanti a voi!

Quando il tempo è così bello, le terrazze dei ristoranti e caffè sono tutte al completo, soprattutto lungo il canale. Ne approfittiamo anche noi per una tintarella primaverile guardando passare barche e battelli.

Nel tardo pomeriggio torniamo alla stazione. A proposito, se viaggiate in treno come noi, alzate gli occhi per ammirare le splendide vetrate d’epoca all’ingresso.

Tappa N°2: Zanse Schaans

Invogliati dalle tante belle foto di mulini fatte a Zansa Schaans abbiamo deciso di fare un salto qui per vederli di persona, ma solo per un paio d’ore. E’ stata un’ottima scelta.

Arrivando, siamo stati subito accompagnati da una massa di turisti di tutti i paesi scesa dal treno con noi, pronta a raggiungere la stessa meta. Il piccolo centro abitato in quanto tale non merita una sosta (in realtà sembrano più uffici e negozi che altro). Al contempo però un dolce odore di cioccolata proveniente da un’azienda di torrefazione nei pressi della stazione vi spingerebbe a restare li per ore solo per poter respirare quest’irresistibile profumo.

A Zanse Schaans c’è un fiume (ma dalle dimensioni e forma sembrerebbe quasi un lago) punteggiato da mulini e un piccolo sentiero per esplorarli tutti. Troverete anche piccole casette che a noi hanno fatto pensare a Disneyland: si tratta di costruzioni recenti che imitano lo stile delle costruzioni d’epoca ma sembrano di cartapesta.

Per riassumere, è un bel posto per vedere i mulini e scattare foto ricordo al tramonto del sole ad esempio, ma non serve fermarsi per più di un paio d’ore. Sconsigliamo anche di mangiare sul posto. Abbiamo avuto la sfortuna di varcare la soglia di un paio di bar/ristoranti per chiedere un’informazione e l’accoglienza è stata quella tipica dei luoghi abituati al turismo di massa: glaciale e scortese.

Al tramonto, dopo le ultime foto con la migliore luce della giornata, riprendiamo il treno per Den Helder, la punta nord dei Paesi Bassi, dove trascorreremo la notte, prima di prendere il traghetto per l’isola di Texel, l’indomani mattina.

Tappa N°3: Texel

Ci alziamo, prepariamo le nostre cose e prendiamo l’autobus per il porto. L‘imbarco è di una facilità e velocità sorprendente. Mentre da un lato passeggeri ed automobili scendono dal traghetto, dall’altro si imbarca rapidamente e senza mai incrociare un membro dell’equipaggio. Il biglietto si acquista online o alla macchinetta e basta scannerizzare il codice a barre per far aprire il tornello. Arrivati a bordo ci ritroviamo come in una comoda sala di una grande caffetteria. Il tempo di fare colazione e la traversata è già terminata. Il mare è così calmo e la nave così grande che non si avverte alcun movimento o vibrazione, tanto che se non si guarda fuori non ci si accorge della partenza.

Sull’isola di Texel si può noleggiare una bici classica o elettrica. Se a casa siamo abituati ad andare in bici senza assistenza, a Texel la bici elettrica non è una cattiva idea, in quanto consente di percorrere distanze più importanti e salire più facilmente le dune. Diversamente al resto dei paesi bassi infatti l’isola ha diverse colline.

Destinazione preferita dei campeggiatori (numerosi tra gli olandesi), escursionisti ed amanti della natura, Texel è il luogo ideale per rilassarsi, e perché no, staccare totalmente da telefono e social network.

Durante la bella stagione, si può approfittare ovviamente della spiaggia, ma se il clima è ancora un po’ fresco ci sono diversi bar e ristoranti su palafitte tra le dune, per ammirare il mare rimanendo al caldo.

Solo una parte delle dune è accessibile, il resto fa parte di una riserva naturale protetta. Con un po’ di fortuna potrete anche osservare da vicino delle mucche pelose come quelle che si trovano in scozia (note come le highlander). Stavolta non abbiamo incontrato nessuna mucca ma dei vitelli dal pelo riccio, che facevano pensare a degli enormi peluche. 

In primavera troverete anche campi colorati pieni di tulipani, giacinti e narcisi. Non era ancora il periodo dei tulipani quando ci siamo stati noi ma di narcisi e giacinti erano pieni i campi e i bordi dei sentieri.

Ciò che abbiamo apprezzato di più a Texel è stata l’atmosfera bucolica ed incontaminata, le passeggiate in bici lungo i canali, le dune di sabbia bianca, le zone umide popolate da uccelli di tutti i tipi e sopratutto le praterie dove saltellano tenerissimi agnellini. 

Link utili:

> Il nostro consigli per un ricco e delizioso brunch con opzioni senza glutine ad Haarlem
> Informazioni e orari per il traghetto per Texel
Noleggiare una bici elettrica a Texel
> Dove dormire a Texel

Tutte le foto di Haarlem, Zanse Schaans e Texel:

Et si vous aimez...
Left-up-arrow Supportez nous avec
un simple j'aime.

Rispondi