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Alla scoperta della Slovenia

Settembre 2013 – ll mio viaggio nella vicina Slovenia comincia da Lubiana, la capitale. Facilmente raggiungibile dall’Italia (100 km da Trieste in auto o con il comodissimo autobus o ancora in aereo dalle principali città italiane), Lubiana è una città a misura d’uomo (280mila abitanti), conserva così i pregi di un piccolo centro e i vantaggi di una capitale. Sorprende l’alto tasso di giovani (è una città universitaria con 60mila studenti) e il ritmo pulsante di vita.

Da vedere a piedi o in bici un’idea può essere quella di girarla con la visita guidata che parte dalla piazza del municipio e include lasalita in funicolare al Castello. La Lubiana di oggi deve molto all’opera dell’architetto sloveno Plecnik che l’ha ridisegnata nella prima metà del 1900 rendendola un fenomeno urbanistico mondiale.

Il giro di due ore vi permetterà di apprezzare il centro storico partendo dal cortile interno dell’edificio quattrocentesco dell’odierno municipio e ammirarne gli affreschi, la magnifica Cattedrale barocca di San Nicola con l’originale porta in bronzo raffigurante la storia del cristianesimo in Slovenia. Non mancherà una piacevole degustazione dei sapori sloveni (dolci e salati), passerete poi per il tradizionale mercato centrale dove non tante sono le specialità slovene che potrete degustare e acquistare come il prosciutto o la torta potica. Continuando i vostri occhi saranno richiamati dal seminario che ospita la più antica biblioteca pubblica di Lubiana, attraverserete il fiume Ljubljanica grazie al recente ponte dei macellai, passando poi davanti la chiesa francescana con la sua facciata rossastra e il caratteristico triplice ponte.

Una volta raggiunta Piazza del Congresso (dal nome di quello tenutosi nel 1821, che mise fine alle guerre napoleoniche) troverete davanti a voi l’università e l’orchestra filarmonica, una delle più antiche istituzioni musicali del mondo che ha annoverato tra i suoi membri nomi celebri della musica europea quali Haydn, Beethoven, Brahms passando per Paganini e Mahler. La visita continua sul caratteristico e tranquillo lungofiume per poi attraversarlo nuovamente sul ponte dei calzolai (che in passato avevano qui le loro botteghe) e raggiungere il Municipio.

Se, come nel mio caso, la fame comincia a farsi sentire, a due passi da lì troverete Klobasarna dove potrete assaggiare la tipica egustosissima salsiccia carniolana.

Dopo pranzo un’idea può essere quella di prendere la comodafunicolare che sale al Castello da dove avrete la possibilità di ammirare la città dall’alto e visitare le varie esposizioni presenti tra cui le prigioni che nel XIX e inizi del XX secolo occupavano quegli spazi.

Dove dormire a Lubiana

Durante il mio soggiorno a Lubiana sono stato all’Ostello Celica, nel centro città, a pochi passi dalla stazione dei treni/bus e sono rimasto subito piacevolmente colpito dall’atmosfera conviviale che vi si respira.

Il palazzo che oggi ospita l’ostello fu costruito dai soldati austro-ungarici nel 1882 ed usato come prigione fino al 1991. Dopodiché è cominciata una trasformazione artistica e architetturale chiamata “Progetto Celica” (dallo Sloveno: cella) cui hanno partecipato più di ottanta artisti sloveni ed internazionali. Una trasformazione iniziata nel 1993 dalla scampata demolizione del palazzo protetto dai corpi degli stessi partecipanti al progetto e seguitasi con il riconoscimento nel 1996 della tutela come “patrimonio storico”. Aperto nel 2003, ogni cella è stata trasformata in un’”opera d’arte” (alcune di queste sono semplici ma comode camere). L’ostello ospita concerti, esposizioni, manifestazioni culturali, jam sessions, ed è frequentato da giovani di tutto il mondo.

La regione alpina: i laghi di Bled e Bohinj

Il secondo giorno della mia tre giorni slovena decido di dedicarlo alla regione alpina e dei laghi ad appena 50 km da Lubiana. Si comincia da Bled, amena località  ai margini del Parco Nazionale del Triglav (dal nome la montagna più alta della Slovenia: il monte Tricorno) e di cui il poeta sloveno Preseren scrisse “di Carniola provincia, posti belli son tanti, ma nessun così degno di portare sul viso il volto del paradiso“. Arrivati al lago potrete constatare che il poeta non esagerava e rimarrete incantati dalla bellezza del luogo. Già agli inizi del XX secolo Bled era già la più apprezzata risorsa balneare e centro di cura per l’élite aristocratica d’Europa.

Gola di VintgarNei suoi pressi tantissime sono lemeraviglie naturali da apprezzare, una di queste è la gola di Vintgar, lunga quasi due chilometri, si snoda lungo un percorso scavato tra le imponenti pareti verticali che formano delle bellissime cascate.

Un autobus collega la gola al Castello di Bled, che sovrasta lo splendido lago. Il castello è uno dei più antichi della Slovenia e la prima traccia scritta che ne fa menzione risale all’anno 1011. Dalle terrazze si gode unavista sublime della regione tra le Alpi Caravanche e Giulie. All’interno potrete visitare la cappella del 16° secolo, la fucina e il museo con oggetti che testimoniano la storia della regione sin dall’età del bronzo.

Sul Lago non potrete non assaggiare il dolce tipico di Bled: lasfogliatella alla crema pasticciera, una vera prelibatezza!

Per raggiungere l’isoletta al centro del lago ci sono due possibilità potrete prendere il battello con altre persone o noleggiare una barca (rigorosamente a remi, visto che i motori sono vietati sul lago). Sull’isoletta troverete una caratteristica chiesa dove è possibile suonare la “campana dei desideri”, secondo la leggenda, chiunque riesca a suonarla, vedrà il proprio sogno avverarsi.

A mezz’ora di autobus da Bled, nel Parco Nazionale del Triglav c’èBohinj nel cuore delle Alpi Giulie con il suo maestoso lago, il più grande della Slovenia.

Una funivia permette di salire in pochi minuti a Vogel e apprezzare un panorama mozzafiato. Centro sciistico a 1500 metri d’altezzaVogel è meta ambita anche d’estate per le tante possibilità che offre per escursioni, giri in bici, paracadutismo e tanto altro ancora.

Tornando sul lago di Bohinj, degna di visita la Chiesa di San Giovanni Battista, risalente alla metà del XI secolo e decorata constupendi affreschi sia all’interno che all’esterno

La zona offre attività per tutti i gusti, una vasta gamma di sport: dall’alpinismo al ciclismo passando per l’arrampicata e l’equitazione.Se cercate grandi hotel, masse di gente vocianti, parcheggi pieni di auto ovunque questo posto non fa per voi. Bohinj è una vera oasi per chi cerca un’esperienza genuina nel rispetto della natura e delle persone e fa del turismo sostenibile una priorità.

Sul mare: Portorose e Pirano

Piazza Tartini, PiranoL’ultimo giorno in Slovenia mi sono spostato sul mare adriatico, tra Portorose ePirano nell’Istria slovena, a due passi da Trieste (30 km).

Pirano è il “monumento culturale urbano” meglio preservato dell’Istria slovena. Sarete subito colpiti dal suo borgo medioevale con le vie strette i suoi edifici colorati e le otto chiese. La meravigliosa Piazza Tartini, intitolata al celebre violinista, scenario di numerosi eventi durante tutto l’anno, ilCampanile di San Giorgio visibile dalla Piazza e il Duomo costruito nel XII° secolo, in onore al  protettore di Pirano, dominano la collina da dove si gode ottima vista sulle coste italiane e croate.

A mezz’ora di marcia a piedi lungo la costa (o cinque minuti di autobus) si raggiunge la vicina Portorose (nome che evoca fiori profumati in realtà deriva dalla Chiesa di Maria delle rose). Centro termale già nel 13° secolo, deve ai monaci la scoperta dei benefici della talassoterapia poi apprezzata da Veneziani, Asburgo e Francesi. Nota anche per i casinò, Portorose è il più importante centro turistico dell’Istria Slovena con stabilimenti balneari, terme, e spiagge.

La cucina di queste zone costiere è molto simile a quella italiana e potrebbe facilmente essere definita “mediterranea”: pesce, olive e olio d’oliva, sono gli ingredienti più comuni ed inoltre a “chilometri zero” vista la notevole produzione locale.

Non meno importanti le saline di Sicciole, nel Parco Naturale omonimo, fonte di ricchezza per tutta la zona da settecento anni e oggi rinomate sia per il sale che per i fanghi usati per uso termale.

Che voi amiate la montagna, la città o il mare la Slovenia ha davvero tutto questo e ciò a “portata di mano” senza dover fare centinaia di chilometri vista la fortunata posizione geografica del paese.

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