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Roadtrip Marocco: 12/14° giorno: la bella Essaouira!

Lasciamo Taghazout dopo colazione e ci dirigiamo verso nord in direzione Essaouira. La strada alterna tra panoramica con vista sull’oceano e distese di Argan a perdita d’occhio. Ma i paesini con le moschee bianche e blu sono il segno inconfondibile dell’atmosfera diversa che si respira qui.

Dopo circa due ore di strada arriviamo ad Essaouira e da subito ci colpisce per la calma che vi si respira (che contrasta tanto con il traffico caotico di Agadir di qualche giorno prima). Parcheggiamo l’auto e notiamo che l’organizzazione è già più orientata al turista rispetto ad altrove quando ci viene rilasciato persino un biglietto per il parcheggio con l’importo pagato e il numero di giorni corrispondente (solitamente negli altri angoli del Marocco visitati, i posteggiatori non rilasciano ricevute, fiscali o meno che siano).

Posiamo i bagagli nella stupenda camera con balcone e vista mare che ci siamo voluti regalare durante questo viaggio di nozze on the road dopodiché, accompagnati dal sottofondo dei gabbiani, partiamo per un giro alla scoperta della medina. Prima fermata obbligatoria: una farmacia. Perché la piccola “sorpresa” ereditata da Taghazout si è fatta viva solo durante il viaggio verso Essaouira.

Qualche prurito in auto, che diventa sempre più insistente e fastidioso, prima alle gambe, poi alle braccia, sotto i piedi, mani… non ci mettiamo molto a capire cosa sta accadendo a Fork: trattasi di punture di “cimice da letto” per gli amici Cimex lectularius. Il prurito è insopportabile, e durerà diversi giorni, attenuandosi soltanto dopo abbondanti dosi di crema e antistaminici. In tutto saranno più di 300 punture che lasceranno il segno per diversi mesi.

Il peggio è pensare che queste bestiole possono colonizzare la valigia, basta un solo insetto rimasto su un vestito. Fortunatamente dopo profonda ispezione dei nostri indumenti e soprattutto dopo aver lasciato i bagagli in auto per un’intera giornata a più di 50°C, siamo riusciti a disfarci di questi insettacci, per fortuna!

Dov’eravamo? Ah si, la medina di Essaouira e il suo fascino che ci conquista a prima vista, con i suoi colori e i tanti portoni decorati.

Mentre chiediamo un’indicazione a dei passanti per raggiungere un hotel con terrazza panoramica un venditore ambulante di biscotti si avvicina a noi per proporci… degli space cake! Rifiutiamo… (il capitolo Olanda verrà dopo eheh)… e riproviamo con un altro passante, che si rivela essere un poliziotto in borghese. Per poco! Riusciamo finalmente a trovare il famoso hotel e approfittare del panorama, ma il cielo decide di coprirsi proprio in quel momento.

Passeggiamo sulle antiche mura sull’oceano che circondano la medina. Il panorama merita, ci sono tanti negozietti molto curati, forse anche troppo, ma il giro è molto gradevole.

Giunti al porto, l’atmosfera cambia: bisogna zigzagare tra le reti posate a terra e i resti di pesce. I pescatori sono al lavoro mentre un gruppo di ragazzi si diverte a tuffarsi dall’alto di una delle torri. Noi ammiriamo le barche e le poderose mura che risalgono all’epoca portoghese.

Al pomeriggio si va alla spiaggia affollata perché non si può stare sul bordo del mare e non andare in spiaggia.

Al calar del sole l’atmosfera si fa magica sulla passeggiata lungo la spiaggia.

Ma per un autentico momento di relax, il giorno dopo ci allontaniamo un po’ da Essaouira, per la spiaggia di Sidi Kaouki. Qualche decina di persone non lontane dal parcheggio, ma appena ci si allontana un po’, ci si ritrova completamente soli e si ha la spiaggia tutta per sé.

Dove mangiare ad Essaouira?

Al porto:
Nelle vicinanze del porto trovate dei chioschi di pesce e tavoli da ristorante. Basta scegliere il pesce fresco direttamente dalla bancarella per farselo preparare e servire in tavola in qualche minuto. E’ poco più caro del mercato ma in compenso c’è molta scelta.

Al mercato del pesce:
come sopra, ma senza fronzoli: il pesce è ancora più conveniente ma altrettanto squisito. Qui al compenso niente posate, il pesce viene servito in un “cuoppo” di carta e si mangia direttamente con le mani. Ovviamente lavandini e sapone per lavarsi le mani sono a disposizione!

Zahra’s grill:
per una cena più raffinata, specialità ovviamente a base di pesce e frutti di mare (si sarà capito che ci piace il pesce?)

La mouette et les dromadaires:
Non lontana dalla spiaggia di  Sidi Kaouki. Per un momento di puro relax.

Attenzione! Il viaggio non è ancora finito, e la prossima tappa sarà anch’essa molto bella…

 

Tutte le foto del nostro road trip nel sud del Marocco:

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