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Stoccolma e Copenaghen, ultima tappa dello ScandiRail16

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Ci svegliamo nel silenziosissimo treno svedese quando all’arrivo a Stoccolma manca circa un’ora e ne approfittiamo per recarci nel vagone ristorante per una colazione con cioccolata calda e Kanelbulle, brioche alla cannella che avevamo avuto modo di scoprire a Göteborg, due settimane e qualche migliaio di chilometri prima.

Scesi dal treno sentiamo subito la differenza con i paesaggi e l’atmosfera lappone cui ci eravamo abituati negli ultimi giorni ma, piano piano, cominciamo a riabituarci alla presenza umana.

Dopo aver posato le nostre valigie cominciamo un primo giro alla scoperta della capitale svedese, percorrendo Vasagatan fino a raggiungere una piazza, attirati da numerose bancarelle e stand vari che finora eravamo abituati a vedere soltanto al chiuso. Qui c’è anche Hotorgsallen, mercato alimentare coperto, a riprova che siamo sempre in Scandinavia, al cui interno c’è solo l’imbarazzo della scelta tra prodotti della gastronomia svedese e del mondo intero.

secpic-DSC_3809Come sempre, anche stavolta ci affidiamo al fiuto infallibile di fork che, scesi al piano interrato, si ferma da Kajsas fisk. A giudicare dalla fila per servirsi e dai numerosi “autoctoni” presenti il posto sembra promettere bene. La specialità è la zuppa di pesce e si rivela un’ottima scelta, al punto da fare il bis (gratuito) e la scarpetta.

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Riscaldati e ricaricati, anche se la temperatura, che sfiora lo zero, è quasi troppo calda per chi come noi si era abituato ai meno trenta, ci dirigiamo verso il porto la cui superficie è a tratti ghiacciata, rendendo difficile la vita ai numerosi cigni presenti. Attraversiamo il ponte e allo stesso tempo l’isoletta Helgeandsholmen, il cui unico edificio è rappresentato dal Parlamento, e continuiamo verso il cuore della Gamla Stan, la città vecchia, sull’isola Stadsholmen con il Palazzo Reale e il cambio della guardia a darci il benvenuto.

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Affascinati dalle casette medievali dalle facciate colorate, ci perdiamo nei mille vicoletti per fermarci ad ammirare i palazzi dagli eleganti portoni e e decorazioni murali.

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Attraversiamo piazza Stortorget, cuore della città medievale di Stoccolma, dove facciamo merenda in un luogo a metà tra cantina e una cripta, illuminata quasi esclusivamente da candele, che rende il posto ancora più intimo e speciale.

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Raggiungiamo il porto, per un un giro in battello di un’ora nel golfo che ci consente di ammirare la città e i suoi dintorni da un prospettiva diversa e apprezzare i diversi stili di architettura, tra antico e moderno, che qui convivono nonché i famosi giardini reali, e, tornando, Junibacken, casa di Pippi Calzelunghe e il celebre Museo Vasa.

Scesi dal battello, passeggiamo sul lungomare Strandvagen proprio per raggiungere il Museo e una volta entrati, rimaniamo letteralmente a bocca aperta per ciò che si presenta ai nostri occhi. Il galeone è imponente e maestoso dall’alto dei suoi cinquantadue metri d’altezza e non dimostra i suoi quasi quattrocento anni.

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Colato a picco il 10 Agosto 1628, dopo appena mille metri in quello che doveva essere il suo primo viaggio, fu riportato a galla nel 1961 e da allora è conservato preziosamente in perfetto stato e con lui una serie di elementi decorativi della nave nonché alcuni dei suoi passeggeri, in cera, ricostruiti e impressionanti come al Museo delle cere.

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Torniamo nel centro città, questa volta approfittando del comodo tram e ci incamminiamo verso il bordo de lago Malaren sul quale fa capolino lo Statdshus, il municipio, con la sua torre in mattoni rossi, dal quale si gode di un favoloso panorama sulla parte nord della città vecchia.

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Prima di rientrare ci facciamo attirare nuovamente dal fascino della Gamla Stan e delle sue innumerevoli stradine, questa volta di sera, per poi fermarci da “Tradition” il cui slogan è “cucina fatta in casa, punto e basta” il che ci sembra un’ottima garanzia.

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La tradizione la ritroviamo nel piatto con classici della gastronomia svedese come le Råraka con Löjrom, frittelle di patate, cugine nordiche del gattò napoletano, servite con uova di pesce. E per finire un delizioso gelato allo zafferano e l’ultimo succo di mirtilli caldo di questo viaggio.

Il giorno seguente è già ora di partire verso sud per l’ultima tappa del nostro ScandiRail16, che è stata anche la prima e ci permetterà di chiudere il cerchio: Copenaghen.

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Arriviamo nella capitale danese nel primo pomeriggio e, anche se alla nostra terza visita qui, abbiamo ancora tanto da scoprire della capitale danese. Uscendo dai percorsi turistici più classici ci orientiamo verso nord per Norrebro e in particolare ci fermiamo su Jægersborggade, tranquilla ed elegante strada sulla quale è un susseguirsi di bar tutti diversi gli uni dagli altri, boutique originali e dove c’è persino un laboratorio di torrefazione del caffè.

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Passeggiamo tra le strade invase dai tantissimi abitanti che tornano a casa dal lavoro in bicicletta e una volta attraversato il laghetto Sortedam So, che assomiglia ad un canale, concludiamo il nostro tour scandinavo di mercati coperti con quello danese di Torvehallerne con più di sessanta stand dove si spazia dalla carne al pesce passando per le spezie orientali e le centrifughe di frutta e verdura preparate al momento.

Tutto questo movimento ci sveglia l’appetito e, vista l’ora, torniamo nei presso del nostro Hotel, nel quartiere di Vesterbro per cercare da mangiare.

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Un edificio su cui sovrasta un’enorme insegna rossa BOSCH attira subito la nostra attenzione, pensiamo inizialmente ad un’officina. Quando però intravediamo dei tavoli, un bar e la cucina  varchiamo l’ingresso di Biomio Ristorante/Bistrot che serve squisite pietanze rigorosamente biologiche, e non ce ne pentiremo.

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Si conclude così, con un tocco di riguardo verso l’ambiente, in una delle città più sensibili a questo tema, il nostro Interrail scandinavo che ci ha portato a visitare quattro paesi, dieci magnifiche destinazioni e prendere un gran numero di treni, uno più comodo dell’altro, e rispettosi del pianeta in termini di emissioni di CO2.

Il video del nostro Interrail Scandinavo

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